Dettagli campione: Vex

Vex cara, quanto ti capisco

Nota del redattore: Salve. Un avviso importante: in questo articolo parleremo di depressione.

Immaginate di essere nel 2006. Entrate nella vostra stanza, sbattete la porta e vi tuffate sul letto, mentre sentite ancora riecheggiare nella testa l'ultima litigata con i vostri genitori. Allungate una mano per prendere il diario e annotare quella nuova tortura.

"Non mi capiscono... NESSUNO mi capisce. E nessuno ci prova," scrivete furiosamente. "Dicono che vogliono vedermi FELICE. Non vedono quanto sono triste? Non sono il loro piccolo raggio di sole. I miei vestiti sono neri perché riflettono la mia angoscia. L'oscurità che sento nella mia anima."

Tutto questo vi fa tornare alla mente un periodo fatto di tristezza e chili di eyeliner nero? Sì? Allora Vex è il campione che fa per voi. In caso contrario... Chissene. A noi non interessa, e nemmeno a lei.

Buongiorno tristezza, amica della mia malinconia

Quando abbiamo avviato lo sviluppo di Vex, il team sapeva già che sarebbe stata una maga e una yordle e anche se da queste parti si vedono spesso dei maghi, era passato parecchio tempo da quando un nuovo yordle ha infestato arricchito la Landa: ci pensate che Kled è arrivato nel 2016 (sì, siamo diventati tutti vecchi)?

Bandle City ospita una rosa di campioni molto diversificata. Abbiamo uno psicopatico che evoca squali e adora gli scherzi dolorosi, un pilota che potrebbe fondare una radio amatoriale, un'incantatrice che sicuramente non ha mai leccato un rospo allucinogeno... e via dicendo.

La domanda è: cos'hanno tutti loro in comune? Cosa definisce davvero uno yordle?

Gli yordle sono creature spirituali profondamente intrigate da Runeterra. Sono talmente curiosi che spesso lasciano Bandle City per scoprire qualcosa di più sul mondo dei mortali. Alcuni vengono talmente rapiti dai loro "studi" che la loro personalità cambia, dando vita a risultati... interessanti. In altre parole: alcuni yordle assorbono uno specifico aspetto della cultura dei mortali, che pian piano diventa parte di loro. Per fare qualche esempio, Poppy è diventata un'eroina incredibilmente umile, Kled pensa di essere il padrone di Noxus, e Heimerdinger, dopo aver visto un solo scienziato, è diventato uno dei più geniali inventori di Runeterra (cose che capitano a tutti, no?).

L'ampia gamma di esperienze umane forniva quindi al team tantissime opzioni per delineare l'essenza di Vex, ma questa volta volevano creare qualcosa di unico tra gli yordle. Qualcosa di più oscuro. Qualcosa di... angoscioso.

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In genere, i campioni di LoL hanno sempre un qualche tipo di aspirazione. Spesso sono valorosi eroi destinati a salvare Runeterra o potenti malvagi determinati a dominare il mondo. E se invece tra loro ci fosse un campione più vicino alla realtà? Qualcuno in cui riconoscersi? Qualcuno a cui non frega niente di niente?

"Sono diventato adulto negli anni '90, e Vex non è tanto lontana dai giovani scorbutici di quel periodo. È troppo in gamba per il mondo che la circonda", racconta il narratore principale John "JohnODyin" O'Bryan. "Inoltre, la mancanza di motivazione è qualcosa in cui sia io che molti altri possiamo identificarci. Volevo che chiunque avesse attraversato una fase di depressione potesse rispecchiarsi in Vex. Chi di noi non ha mai desiderato di restare a letto per sempre e non dover fare il proprio dovere? Con Vex però abbiamo puntato più a un'apatia e a un'angoscia adolescenziale che a una vera e propria depressione."

A questo punto dobbiamo fare qualcosa che non succede spesso in questi articoli, ovvero rompere la scomodissima quarta parete: non stiamo dicendo che l'angoscia adolescenziale sia assimilabile alla depressione clinica. Tuttavia, durante la crescita molti di noi (compresa la vostra cara sottoscritta) non erano sicuri di avere a che fare con normali ormoni fuori controllo, malumore costante o vera e propria depressione. Questo è ciò che il team ha voluto incanalare in Vex, perché lo scopo era realizzare un'esperienza verosimile che non trova spesso spazio nei media.

E ora torniamo alla nostra yordle.

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Bozzetti di Esben Lash Rasmussen

L'angoscia adolescenziale è un sentimento praticamente universale, e ci sembrava un tratto peculiare per un campione yordle. Tuttavia, una teenager senza motivazione rischiava di diventare estremamente piatta a livello caratteriale, mentre invece le persone sono molto ma molto più complesse. Vex è più di ciò che si vede. Non è solo malinconica e apatica. Nella sua piccola testa di yordle ci sono moltissime cose che il team voleva tirare fuori.

Nel buio dipinto di buio

Quando la concept art lead Gem "Lonewingy" Lim ha iniziato a pensare all'aspetto di Vex, si è resa subito conto che le sfumature di nero dei suoi abiti sarebbero state solo la punta dell'iceberg. Voleva dare a Vex un modo per esprimere le sue emozioni.

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Il bozzetto con le "braccia giganti" era quello che più spiccava per il concetto di apatia giovanile, dato che Vex conservava la sua apparenza di yordle gotica, sempre calma e composta, mentre le mani tradivano i suoi veri sentimenti. Tuttavia, c'era un problema: Vex era una maga, non una combattente.

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"Dare due mani enormi a un campione limita la gamma espressiva delle sue animazioni e delle sue meccaniche", spiega Lonewingy. "In pratica permette solo azioni come afferrare, controllare e manovrare. Era una direzione rischiosa da seguire, perché non comunicava efficacemente lo stile di gioco assimilabile a un mago. Di conseguenza, non era la scelta giusta per lei. Dovevamo trovarle un altro canale attraverso cui esprimersi."

Fortunatamente, nella proposta originale c'era un altro bozzetto che aveva colpito il team. Quello dei "melmonigli". Però portava con sé anche dei dubbi, come "da dove saltano fuori quei conigli? E perché una persona solitaria e apatica dovrebbe avere degli animaletti?" La risposta era che forse non si trattava di semplici animali. Magari erano qualcosa di più... Qualcosa che faceva da sempre parte di lei.

Non erano i melmonigli ad aver catturato l'attenzione del team, ma ciò che rappresentavano. Così, quando il kit di Vex è diventato quello di una maga di controllo (come vedremo più avanti), anche il suo aspetto grafico è cambiato: è stato allora che è nata Ombra.

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Molto prima di infatuarsi allearsi con Viego e venire potenziata dalla Nebbia Oscura, Ombra era solo l'ombra (eh eh eh) di ciò che è oggi. Era semplicemente uno strumento che Vex usava per prendere le patatine dalla dispensa quando non aveva voglia di alzarsi dal pouf, non una potente fonte di magia oscura che ha quasi decretato la distruzione di Runeterra a causa dei capricci di uno sdolcinato re a torso nudo.

Eppure l'Ombra che vediamo oggi ha quasi rischiato di non esistere, e il motivo è piuttosto oscuro... Letteralmente.

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"La palette di Vex è fatta quasi completamente di neri, Ombra compresa, quindi è difficilissimo fare un buon lavoro conservando la chiarezza", ricorda Lonewingy. "La prima versione di Ombra era una grossa pozzanghera di inchiostro nero con occhi e orecchie. Si agitava e si increspava, ma alla fine sembrava una melma amorfa simile alla pozza di Vladimir."

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"Era molto difficile capire in che direzione fosse rivolta Vex a causa dei suoi abiti e della tonalità scura di Ombra", prosegue Lonewingy. "Per noi era una spina nel fianco, visto che poneva tutta una serie di ostacoli tecnici. Non avevamo la tecnologia per supportare un'ombra animata, ma il team di sviluppo ha lavorato tantissimo per rendere Ombra una parte viva e attiva di Vex e di LoL."

Le interazioni di Vex e Ombra durante il gioco potrebbero far storcere il naso a qualcuno. Spesso la yordle parla in modo arrabbiato o annoiato, cosa che fa capire bene la sua visione di se stessa. La cosa più importante però è che permette di scrutare oltre la maschera di indifferenza che si è costruita per nascondere pensieri, espressioni... e cotte che finge di non avere.


Sai cosa fanno ai campioni come Vex in LoL?

La prima volta che abbiamo parlato di Vex, si era detto che avremmo creato una maga artigliera. La notizia aveva entusiasmato molti giocatori (e anche noi, per la cronaca). Prima di analizzare la Vex di oggi, vediamo come tutto è iniziato.

La meccanica originale di Vex, progettata da Nathan "Lutzburg" Lutz, le permetteva di creare portali che prolungavano la gittata dei dardi alleati. Essenzialmente, poteva raddoppiare la distanza della suprema di Miss Fortune, far comparire ganci di Blitzcrank dal nulla e compiere altre azioni spaventose ma affascinanti. Sfortunatamente, c'era un problema: realizzarla avrebbe prosciugato anni di budget del comparto grafico.

No, non sto esagerando. Sarebbe stato necessario rielaborare quasi tutte le abilità con dardi di LoL con una grafica aggiornata solo per l'interazione con il kit di Vex. Ovviamente, non era fattibile.

Il kit da mago artigliere di Vex si basava sulla meccanica dell'estensione e quando questa è stata scartata abbiamo dovuto rivederlo dalle fondamenta. È stato a questo punto che il team si è reso conto che il kit ignorava il lato più amato di Vex: la sua personalità.

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Bozzetto dell'illustratore Horace "Hozure" Hsu

Vex è infastidita da tutto ciò che la circonda, specialmente se è qualcosa di vivace e (brrrr) allegro. E qual è l'elemento di LoL che più sprizza energia e irritazione? Gli scatti. Quegli odiosi, fastidiosissimi scatti. Vex non può sopportarli. 

"Ogni tanto, le abilità di base di Vex infondono Paura e interrompono gli scatti. Inoltre, ogni volta che un nemico scatta verso Vex viene marchiato da Tristezza, e con l'attacco base, la Q o la W seguente la yordle infligge danni bonus e recupera ricarica per la Paura. In pratica, più un avversario scatta, più lei può infliggere danni e interrompere i suoi scatti", spiega il game design manager Bryan "Riot Axes" Salvatore. "Visto che il suo nuovo kit funzionava bene solo a distanza ravvicinata, Lutzburg e io dovevamo ridurre la sua gittata e renderla più potente se i nemici erano vicini. Questo significava che dovevamo dire addio alla maga artigliera, perché un campione con la gittata di Xerath ed efficace contro gli assalitori non avrebbe avuto debolezze, e sarebbe stato un errore di progettazione." 

Per farla breve, se Yasuo se ne sta a scattare e gridare hasagi contro i minion a una mezza schermata di distanza, Vex lo ignora. Se però lui o il suo fratellino vestito con la carta igienica le si avvicinano, si infastidisce e li blocca.

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Tuttavia Vex è una maga, non una combattente, quindi le sue abilità hanno bisogno di una certa gittata... Ed è qui che entra in gioco la sua Ombra.

"La suprema di Vex è qualcosa di totalmente alieno al suo kit. In pratica è uno scatto che si ripristina con le uccisioni. Una manovra emozionante, fulminea e ad elevata mobilità che in realtà è molto imbarazzante per Vex! Questo perché in genere lei preferisce bloccare le azioni emozionanti e adrenaliniche", spiega Riot Axes. "La suprema di Vex è rappresentata dalla sua Ombra, ovvero il suo lato espressivo, che per un attimo prende il sopravvento. La spiegazione è molto semplice: i nemici che scattano attorno a lei la infastidiscono e la potenziano, e se cercano di scappare lei può cambiare le carte in tavola per scattare verso di loro e continuare a sfogare la sua irritazione fino a farli fuori."

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I giocatori di Vex mentre cercano di spiegare che la Paura è una meccanica equa e divertente

Benvenuti nel mondo di Vex

Prima che corriate a scegliere Vex la prossima volta che vi ritroverete contro un campione a elevata mobilità, vogliamo salutarvi con un'ultima conversazione che non siamo riusciti a inserire nell'articolo, ma che volevamo comunque condividere:

"Durante lo sviluppo continuavo a ripetermi una domanda in particolare: è possibile creare un personaggio di un MOBA che non vuol essere il personaggio di un MOBA?" ricorda JohnODyin. "Ho trovato la questione estremamente interessante. Non c'è modo di sapere come verrà accolto un campione, ma con Vex abbiamo fatto una scommessa molto più rischiosa del solito. Penso che molte persone la adoreranno, e molte altre no."

"Esatto! E va bene così! Non è necessario rispecchiarsi in tutti i campioni, perché a volte sono pensati per un altro tipo di persona", aggiunge Lonewingy. "Alcuni giocatori preferiscono Sett, altri Maokai, altri ancora Bard... Non mi aspetto che Vex piaccia a tutti. Lei è pensata per le persone che lo faranno."

"Ricordo che quando abbiamo sentito il suo doppiaggio per la prima volta, qualcuno ha pensato che fosse eccessivo. Io invece pensavo che fosse proprio come certi miei compagni al liceo", dice ridendo Riot Axes.

"Già. Creare i campioni è un po' come creare un arcobaleno", aggiunge JohnODyin. "Ogni campione deve rappresentare un colore diverso, e Vex è il nostro grigio scuro."

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