/dev: La narrativa nel 2019
Salve, appassionati di storie.
Il ciclo delle stagioni ci ha portati rapidamente all’autunno (o alla primavera, a seconda dell’emisfero in cui abitate). Durante quest’anno ci siamo concentrati soprattutto sullo sviluppare e pubblicare un maggior numero di storie riguardanti le persone e i luoghi di Runeterra. Ora che questi progetti stanno per concludersi (ne parlo meglio più avanti, promesso), è arrivato il momento di parlare di cosa ha guidato il nostro approccio alla narrativa nell’ultimo periodo.
Se nel 2018 l’obiettivo era comprendere le relazioni fisiche dei luoghi di Runeterra con l’introduzione della mappa, nel 2019 abbiamo voluto ampliare queste relazioni attraverso personaggi e collegamenti. Anche se questi esempi sono tratti dal folklore di Runeterra, l’approccio si applica anche alla nostra visione degli universi alternativi (che mi stanno particolarmente a cuore, soprattutto per quanto riguarda i Guardiani Stellari).
Tutto inizia da una scintilla
Come molti di voi ricorderanno, i narratori amano gli agganci narrativi quanto le gazze adorano gli oggetti luccicanti. Un piccolo frammento di dialogo, una breve descrizione in un momento d’azione, un discreto “e se”… Sono tutti portali d’accesso a una terra ricca di storie e possibilità. A dire la verità, spesso li inseriamo nelle nostre storie come se fossero un piccolo regalo a noi stessi per il futuro. Quando ci ritroviamo a fissare l’angosciante lampeggiare del cursore nel bianco deserto di un file di testo vuoto, quei piccoli elementi luccicanti possono salvarci la vita.
Anche se Runeterra è un mondo di fantasia, vogliamo che sia profondo e verosimile quanto il nostro. L’elenco di campioni è in continua espansione, e nel 2019 abbiamo concentrato la nostra narrazione sull’ampliare alcune delle domande rimaste senza risposta dagli anni precedenti dando allo stesso tempo una dimensione ai campioni nuovi o appena rivisitati.
I luoghi di mezzo
Molto spesso le domande più interessanti nascono tra due punti narrativi già definiti. Mesi fa ci è stato chiesto di dare una mano per definire una nuova regione, che abbiamo scoperto esistere proprio in uno di questi “luoghi di mezzo” su Runeterra. Quando abbiamo tracciato la mappa del nostro mondo, abbiamo deciso di concentrarci sui continenti di Valoran, Shurima e Ionia, lasciando volontariamente in bianco i territori fra le varie regioni in modo da poterli espandere gradualmente.
Uno di questi territori si trova nella parte sud-orientale di Shurima, e sapevamo già che sarebbe stata la patria ideale di diversi campioni. Lo sviluppo della mappa interattiva è avvenuto in parallelo con quello di Ezreal, Neeko e Qiyana: tutti loro provenivano da quello spazio vuoto, e con i loro diversi punti di vista ci hanno aiutato a modellare e definire la regione ora conosciuta come Ixtal.
Proprio Ezreal e la sua traboccante curiosità da esploratore sono diventati il nostro tramite, dando voce alle domande che univano la Runeterra allora già nota a quelle terre ancora sconosciute. Chi ci viveva? Da dove erano arrivati? Cosa sapevano? Questo territorio confinante con Shurima, le Isole Ombra e Icathia aveva subito una catastrofe magica, eppure era ancora verde e rigoglioso. Perché? Attraverso i grandi occhi di Neeko e la sua camaleontica capacità di assumere la forma di altri esseri, abbiamo potuto scoprire la popolazione attuale di altre regioni conosciute che ogni giorno tentano di rendere queste terre la propria casa. Tuttavia, è stato con lo sviluppo di Qiyana che siamo riusciti a tuffarci nella cultura che era sopravvissuta persino all’impero di Azir. Il suo punto di vista ci ha fatto conoscere l’orgoglio di un popolo che aveva collaborato alla creazione dei dischi solari e assistito alla caduta delle Isole Benedette, e che era sopravvissuto alle razzie del Vuoto e dei darkin.
Qualcosa di vecchio, qualcosa di nuovo
Quando lavoriamo sull’aggiornamento completo di un campione, spesso decidiamo di reinterpretarne anche il lato narrativo. L’obiettivo è renderlo più affine alla nostra attuale visione di Runeterra e sviluppare collegamenti con campioni che magari non esistevano al momento della sua uscita. In queste situazioni, i dubbi narrativi su cui ci concentriamo riguardano spesso il modo migliore di interpretare il meta emozionale di un personaggio (in altre parole, i lati di un personaggio che risultano importanti per chi è particolarmente legato a lui).
Tuttavia, con l’aggiornamento di Akali dell’anno scorso, abbiamo avuto la possibilità di approfondire in modo più attuale il ruolo di Akali tra i Kinkou. Invece di fare tabula rasa e ripartire da capo, siamo riusciti a conservare la sua personalità e far avanzare la sua storia. La sua essenza di assassina Kinkou è diventata una solida base che ci ha permesso di far progredire sia lei che i Kinkou: ciò che si chiedono ora è cosa ne sarà di Ionia all’indomani dell’invasione noxiana.
Quest’anno abbiamo trovato un’opportunità molto simile con Pantheon.
Prima dell’aggiornamento avevamo raccontato la storia di Atreus, l’uomo il cui corpo mortale era stato posseduto dall’Incarnazione della Guerra. Molti di quelli che avevano letto le peripezie di Atreus erano rimasti perplessi. Un’entità celeste suprema si era incarnata per affrontare l’oscurità… ma cosa era successo ad Atreus? Era una domanda molto importante, che ha portato a una rivisitazione molto diversa per Pantheon. Invece di reinventare il personaggio come una nuova versione dell’Incarnazione, durante il restyling di Pantheon abbiamo deciso di fare ancora più leva sulle qualità che avevano reso quell’uomo degno di ottenere poteri divini. La resistenza e l’ardore che avevano spinto Atreus fino alla cima del Monte Targon sono diventate le stesse qualità che gli hanno permesso di riprendere il controllo dopo che l’essere celestiale al suo interno è stato sconfitto.
Riprendere le fila
Spesso costruire il mondo non significa proseguire la storia di una persona, ma intrecciare le storie di più individui. Durante le prime fasi dello sviluppo di Sylas, abbiamo deciso che volevamo rendere più vivida la nostra ricostruzione di Demacia. Per molti anni, durante lo sviluppo di Runeterra, Demacia è stata delineata troppo semplicemente come regione “buona” in opposizione alla “cattiva” Noxus. Con il restyling di Swain all’inizio del 2018 abbiamo scoperto che Noxus è molto più complessa, e speravamo di poter aggiungere la stessa profondità a Demacia grazie alla creazione di Sylas.
Sylas è un personaggio costruito su una domanda ben precisa: cosa succede quando una cultura cerca di sopprimere una parte naturale di se stessa? Queste scottanti domande sulla complicata relazione fra Demacia e la magia sono emerse non solo durante lo sviluppo del rivoluzionario scatenato, ma anche nei restyling di Kayle e di Morgana. Questi agganci sono serviti anche a ravvivare lo sviluppo dei nostri mezzi narrativi esterni al gioco. La serie a fumetti di Lux ha fatto intrecciare le vite di molti di questi personaggi, legando in particolare uno di loro alla morte di Jarvan III, e ha generato un nuovo racconto su Xin Zhao. Ci auguriamo che Zed e le nostre future serie a fumetti ci regaleranno simili opportunità per collegare altre storie attraverso mezzi narrativi diversi.
Questioni ancora in sospeso
Nel reparto narrativo discutiamo continuamente dei particolari del nostro mondo e dei suoi personaggi. Spesso prendono la forma di storie su Runeterra che ci piacerebbe raccontare, ma che sono difficili da collegare alle specifiche opportunità legate al lancio di un campione. Inoltre, anche se siamo circondati da storie e immagini digitali di Runeterra su Universo, volevamo avere in mano qualcosa di più tangibile. Forse sarò arretrata, ma niente batte la sensazione di perdersi tra le pagine di un buon libro. Per fortuna abbiamo trovato un’ottima soluzione per risolvere entrambi i problemi. Presto avrete ulteriori dettagli su come mettere le mani su questo tesoro di storie.
Spero di avervi chiarito un po’ le idee sul nostro approccio al lavoro narrativo e sul suo avanzamento. Continueremo su questa strada, collegando i personaggi al mondo grazie alle storie, per tutto il 2019 (e oltre!). Se pensate che ci siano domande o argomenti specifici su cui dovremmo concentrarci, fatecelo sapere nei commenti qui sotto.
Come sempre, grazie per aver dedicato un po’ del vostro tempo alle nostre storie!